SALVIA VARIEGATA

SALVIA VARIEGATA
  • Commerciante: Antonetti Stefano
  • Catalogo rivenditori nr.: VASO 14
Prodotto nr.: 58
Prezzo IVA esclusa: € 2,73
Prezzo (iva inclusa): € 3,00
Nr. oggetti in deposito: 22

CARATTERISTICHE  BOTANICHE

La Salvia a foglie variegate  appartiene alla famiglia delle Labiatae. È una pianta arbustiva, perenne, rugosa, dalla lenta crescita e dal fusto semi legnoso. Le foglie sono oblunghe,giallo-verdi. I fiori sono riuniti in spighe lilla-blu e fioriscono da Maggio a Luglio.

 

COLTIVAZIONE

Predilige un terreno asciutto, ben drenato ed esposto al sole. Non tollera l'umidità. Una volta radicata, la salvia resiste molto bene alla siccità. Annaffiare al bisogno. È coltivata soprattutto per le sue qualità ornamentali. È una pianta di breve durata che deve essere sostituita ogni 2-3 anni. Deve essere piantata in un luogo riparato o le si deve dare una protezione in inverno.   

 

RACCOLTA E CONSERVAZIONE

La raccolta delle foglie avviene tutto l'anno. I rami della pianta possono essere essiccati capovolti e successivamente conservati in un contenitore a tenuta d'aria.

 

USO IN CUCINA

Le foglie vengono utilizzate fresche o essiccate per esaltare il sapore di molte pietanze a base di carne e pesce, cucinate arrosto o in umido, ed aromatizzare patate e aceto. Lasciate appassire dentro al burro fuso costituiscono il condimento per primi piatti a base di gnocchi, tortellini, agnolotti ecc. Ottime per insaporire selvaggina e uccelletti. Ha inoltre il potere di rendere più digeribili le carni molto grasse. La Salvia non andrebbe mischiata ad altri aromi e spezie poiché tende ad annullarne i sapori. I fiori possono essere aggiunti all'insalata.

 

PROPRIETÀ TERAPEUTICHE

Con le foglie fresche o essiccate in infusione contro: bronchiti, problemi digestivi ecc.; la Salvia può essere usata come collutorio contro mal di gola, problemi gengivali ed alitosi.

 

CURIOSITÀ

La Salvia era considerata erba miracolosa. Pare che durante la peste nel 1600 le persone, per evitare il contagio, si spalmassero di aceto in cui avevano fatto macerare Salvia, Timo e Lavanda. Gli indiani d'America la chiamavano "Erba dello spirito". I latini la chiamavano "Erba sacra" e le attribuivano la capacità di curare i morsi dei serpenti.