Coriandolo (Coriandrum sativum)
Prodotto nr.: | 15 |
Prezzo IVA esclusa: | € 2,73 |
Prezzo (iva inclusa): | € 3,00 |
Disponibilità: | In deposito |
Nr. oggetti in deposito: | 88 |
CARATTERI BOTANICI
È una pianta annuale della famiglia delle Ombrellifere. Presenta fusti eretti, ramificati alti fino a 50 cm. Odora di cimice. Le foglie sono suddivise, i fiori sono bianco-rosati raccolti in ombrelle. I frutti sono dei semi aromatici.
COLTIVAZIONE
La pianta del Coriandolo deve essere posizionata in un terreno fertile e in una zona soleggiata. Annaffiare al bisogno.
RACCOLTA E CONSERVAZIONE
Tagliare la pianta del Coriandolo quando i frutti sono quasi maturi e appenderla in un luogo fresco. Solo dopo essersi essiccate, le parti aeree vanno scosse delicatamente per raccoglierne i semi disidratati che verranno successivamente conservati in un recipiente di vetro.
USO IN CUCINA
In cucina i semi sono ideali per profumare i funghi e le verdure sotto aceto. Inoltre si abbinano a crauti, cavoli, legumi, pesce, maiale, agnello e mele al forno. I semi sono dolci e hanno un lieve sapore di limone. Macinati costituiscono uno degli ingredienti del curry. Le foglie, in Oriente, sono utilizzate al posto del Prezzemolo. In Basilicata, il seme del Coriandolo viene usato per condire l'impasto della salsiccia. Le radici, nella cucina tailandese, servono per preparare un condimento assieme ad aglio e pepe.
PROPRIETÀ TERAPEUTICHE
Il Coriandolo può essere utilizzato come infuso per lenire i dolori di stomaco, emicranee, aerofagia. Ha anche proprietà digestive.
CURIOSITÀ
Il Coriandolo si coltivava già da 1000 anni prima di Cristo. Alcuni frutti sono stati ritrovati nelle sepolture dell'Antico Egitto. La storia del Coriandolo è più Orientale che Occidentale. Nelle civiltà indiane e cinesi, arrivò intorno al 300 d.C., e si guadagnò la fama di afrodisiaco. I coriandoli carnevaleschi prendono anche loro il nome dalla spezia, i cui semi venivano un tempo rivestiti di zucchero ed utilizzati per i dolci al posto delle mandorle. L'usanza antica (risalemnte probabilmente al periodo rinascimentale) prevedeva infatti che questi piccoli dolci, detti confetti (ancora oggi i coriandoli si chiamano confetti in numerosi paesi), venissero lanciati per aria durante il carnevale e le festività. Nel tempo questi dolcetti di zucchero si sono trasformati fino a diventare i dischetti di carta che conosciamo oggi e che hanno mantenuto il nome della spezia che hanno sostituito. I semi vengono masticati dai fumatori per correggere il sapore del tabacco.